Accertamenti verbali
Milano, Bompiani, 1978


«Accertamenti verbali, stilistica del 'discorso', delle parole»: è l'incipit del saggio introduttivo, chiave di lettura dell'analisi critica volta a definire il ruolo semantico assegnato al «lavoro della lettera». Una lunga fedeltà a un metodo di indagine esercitato su opere di un esteso arco cronologico (da Dante a Petrarca a Foscolo a Leopardi, fino a Pascoli, Barile, Montale, Luzi). Degli undici saggi raccolti, cinque erano apparsi sulle riviste «Paragone» e «Strumenti critici» tra il 1966 e il 1974.

Quel ramo del lago di Como. Lettura manzoniana
Bellinzona, Casagrande, 1982


L'analisi delle prime pagine dei Promessi sposi (ampliata rispetto a quella apparsa sulla rivista «Paragone» nel 1973) è qui riproposta in una raffinata veste tipografica per espresso desiderio dell'editore bellinzonese Libero Casagrande. Contro una severa tradizione di critica che rimonta fino a De Sanctis, Orelli rilegge l'incipit del romanzo manzoniano valorizzandone le strutture foniche e sintattiche.

Accertamenti montaliani
Bologna, il Mulino, 1984


Orelli prosegue nel solco della critica verbale l'esercizio di lettura su testi montaliani, continuando su una linea che era stata aperta da L'«upupa» e altro (il decimo capitolo degli Accertamenti del 1978). Quattro dei saggi qui raccolti sono inediti (Attraversare D'Annunzio, «Locus intactus», Su alcuni mottetti e La passività creatrice: appunti su «Iride»), due sono ripresi, con nuovi interventi, da pubblicazioni del 1977 (L'anguilla) e 1979 (Tra le ultime poesie).

Il suono dei sospiri. Sul Petrarca volgare
Torino, Einaudi, 1990


Il «suono dei sospiri» ha, in queste serie di studi petrarcheschi, la particolare connotazione dell'indagine sul segno linguistico, veicolo dell'interazione tra suono e senso che costituisce la struttura del testo poetico. Sedici i contributi, quindici dei quali inediti. È questo l'unico volume orelliano apparso per Einaudi, in una collana che aveva ospitato l'anno precedente il saggio di Gian Luigi Beccaria su L'autonomia del significante.

Quel ramo del lago di Como
e altri accertamenti manzoniani

Bellinzona, Casagrande, 1991


L'interesse per Manzoni si estende, in questa raccolta di saggi, oltre l'analisi delle prime pagine dei Promessi sposi già apparsa da Casagrande nel 1982 e qui ripresa con alcuni ritocchi. Gli altri quattro studi, tutti inediti, vertono su altre pagine del romanzo, sulla presenza di Dante in Manzoni e sull'inno sacro La Pentecoste, di cui Orelli individua a livello verbale una vera e propria «spina dorsale» nel nesso fonico /SP/ + /R/.

Foscolo e la danzatrice. Un episodio delle Grazie
Parma, Pratiche Editrice, 1992


Tra gli autori prediletti da Orelli, il Foscolo delle Grazie era stato al centro di una ricerca intrapresa durante un soggiorno fiorentino nei primi anni cinquanta. Dopo le prime anticipazioni apparse all'epoca, soprattutto su «L'educatore della Svizzera italiana», è questa la più importante pubblicazione sul tema. Il volume contiene anche una conversazione con Orelli curata da Luciana Saetti.

«La vita fugge» (Petrarca, son. CCLXXII)
Bellinzona, Biblioteca Cantonale / Messaggi brevi, 2006


Il volumetto ripropone il testo di una conferenza tenuta alla Biblioteca Cantonale di Bellinzona il 14 ottobre 2004, nell'ambito delle celebrazioni per i settecento anni dalla nascita di Francesco Petrarca. Orelli continua l’«auscultazione» del Canzoniere petrarchesco, già viva ne Il suono dei sospiri (1990), in una lettura del sonetto «La vita fugge, et non s'arresta una hora» attenta alla dimensione fonico-ritmica del testo.

La qualità del senso. Dante, Ariosto e Leopardi
Bellinzona, Casagrande, 2012


Dopo parecchi anni di silenzioso lavoro, Orelli raccoglie finalmente in volume alcuni saggi dedicati a brani celeberrimi della letteratura italiana, dai primi versi della Commedia all'ottava ariostesca della verginella «simile alla rosa», passando per l'Infinito di Leopardi e per l’incipit dell'Orlando furioso. La prospettiva è sempre di natura «verbale»: l'invito dell’autore è a guardare i testi più noti della nostra tradizione letteraria come se fosse la prima volta, per stupirci di ciò che non avevamo ancora visto.

Quasi un abbecedario
a cura di Yari Bernasconi
Bellinzona, Casagrande, 2014


Primo titolo postumo di Orelli, il libro raccoglie e amplia i contributi apparsi sulla rivista «Viceversa» nel maggio del 2011. La formula rimane invariata: stimolato dalle domande di Yari Bernasconi, Orelli si cimenta in un gioco alfabetico attraverso il quale ripercorre temi a lui cari (B come Bellinzona, V come Varianti), ricorda i suoi maestri diretti e indiretti (Luciano Anceschi, Gianfranco Contini, Roman Jakobson), celebra i suoi autori preferiti (Goethe, Saba, Robert Walser) e si concede al lettore in una prosa lieve e impegnativa al tempo stesso, a metà strada tra l'aneddoto brillante e la mai dimenticata critica verbale. Non tutti i contributi sono a sua firma (alcuni sono rielaborazioni del curatore a partire da conversazioni orali).